Erbacee perenni e graminacee sono un mondo meraviglioso che ci permette di entrare in contatto con i cambiamenti delle stagioni, trasformandosi a seconda delle temperature e della luce presente nei vari momenti della ruota dell’anno. La loro coltivazione è generalmente molto semplice, basterà seguire alcune indicazioni, per questo abbiamo pensato di scriverle qui, in modo che chi sceglie le nostre piante possa trarne la massima bellezza.

La prima cosa da fare, quando ricevete il pacco con le piante, è aprirlo e tirarle fuori dall’imballaggio. Avranno bisogno di acqua e luce dopo il viaggio, potete metterle direttamente fuori in una zona luminosa fino al momento della messa a dimora. Se non è ancora il momento di piantarle potete trasferirle in un vaso più grande.

La messa a dimora

La messa a dimora di piante perenni in vaso può avvenire in ogni momento dell’anno, ma il periodo più indicato va dalla fine dell’estate alla primavera, quando le temperature sono basse e lo stress sarà minimo. Piantando in questo periodo le radici saranno facilitate nell’espandersi, soprattutto se si sceglie l’autunno. Si può scavare una buca larga il doppio del pane di terra, e profonda abbastanza da poter lavorare anche la terra che sta sotto a dove andranno le piante, rendendola più fine per facilitare l’espansione delle radici, e migliorando il drenaggio. Le piante vanno inserite facendo in modo che il livello del pane di terra sia al livello del suolo. Se si abita in zone poco piovose, si può fare una buca più a conca, in modo che la raccolta dell’acqua sia facilitata. I periodi da evitare sono quelli in cui il terreno è gelato e subito dopo le piogge, quando è inzuppato, mentre un terreno leggermente umido andrà benissimo. Per le piante che vanno piantate in gruppo, si consiglia di creare dei gruppi dispari (3, 5 ,…) e di mantenere la distanza tra le piante considerando il loro sviluppo futuro, anche se al momento dell’acquisto sono piccole. In attesa della crescita è bene tenere coperto il suolo, o con della pacciamatura, o utilizzando piante annuali.

Il suolo

La cosa migliore che si possa fare per avere delle belle piante è curare il suolo. Speso ci troviamo con terreni molto argillosi, in quel caso basterà mescolare della sabbia per migliorare il drenaggio e consentire alle radici di espandersi. Il tempo speso a migliorare il suolo ci farà risparmiare tantissimo, aumentando di parecchio la percentuale di attecchimento delle piante. Poi col tempo si può aggiungere sostanza organica per migliorare o costruire la fertilità del suolo. Preparare il compost con gli scarti vegetali e usarlo come pacciamatura è un modo per migliorare la fertilità del suolo gratis, aiutandici anche con lo smaltimento. Un suolo fertile non ha bisogno di grandi concimazioni, ma se il nostro è ancora un work in progress possiamo procedere periodicamente con macerati (di ortica, consolida, achillea,…) o con concimi organici a lenta cessione. E’ importante non esagerare con le concimazioni, far crescere tanto in breve tempo le piante le rende più vulnerabili di fronte a parassiti e patogeni. Se si coltiva in vaso, consigliamo di utilizzare un terricio di qualità, che non causi marciumi radicali e che non faccia croste in superficie. La dimensione del vaso è altresì importante: più grande è, meglio potrà ospitare le nostre piante. In generale un diametro di 30/40 cm è il minimo che consigliamo, e anche la profondità del vaso deve essere proporzionata. Ogni pianta ha bisogno di tempo, anche anni, per crescere e raggiungere il pieno sviluppo, velocizzare il processo è una forzatura che rischia di ritorcersi contro di noi. La pazienza in questo caso è fondamentale.

Il riposo vegetativo delle erbacee perenni

Molte erbacee perenni e graminacee sono spoglianti, significa che con la stagione fredda la parte aerea della pianta si secca, ma la pianta è assolutamente viva, anzi, sta concentrando la sua energia vitale nelle radici, per questo è un buon momento per la messa a dimora. Durante il riposo vegetativo possiamo lasciare la parte secca sulle piante, sarà utile a insetti e uccelli, ma se la togliamo è bene mettere un segnaposto per ricordarci dove abbiamo messo le nostre piante, per non calpestarle o danneggiarle con gli attrezzi. A fine inverno, quando e piante riprendono a vegetare, si può procedere con la pulizia del secco, anche nelle graminacee decidue, che vanno potate vicino alla base, sopra alla nuova crescita, mentre le sempreverdi vanno solo “pettinate” per eliminare i fili secchi. Anno dopo anno si impara a riconoscere l’aspetto delle piante anche durante il riposo vegetativo, e a trovarlo affascinante.

Annaffiare le erbacee perenni

In inverno se ci sono periodi di siccità sarà importante annaffiare le piante, anche se sono in riposo vegetativo. In estate è più intuitivo irrigare, tuttavia spesso si commette l’errore di dare poca acqua molto spesso. Bisogna fare proprio il contrario, ovvero tanta acqua di rado, emulando i temporali estivi. In questo modo continueremo a stimolare le radici a cercare l’acqua in profondità, e piano piano le piante diventeranno autonome per periodi più lunghi. Chiaramente questo non vale per le piante in vaso, che vanno irrigate con maggiore frequenza, ogni volta che lo si ritiene necessario.

Con queste semplici indicazioni si possono ottenere buoni risultati scegliendo la pianta giusta per il posto giusto, ma tenendo presente che le piante non sono oggetti, ma esseri viventi, e che le difficoltà possono sempre esserci, e a volte qualche perdita è inevitabile, ma sarà anche fonte di apprendimento.

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Buona coltivazione!

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