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I lavori di novembre in giardino

Siamo entrati nel cuore dell’autunno, un periodo pieno di suggestioni in cui, tra bruma e sole, possiamo affondare le mani e la vanga nel terreno, e prepararci alla prossima primavera. Vediamo i lavori di novembre in giardino.

I lavori di novembre in giardino

La luce si accorcia, le temperature diminuiscono, il sole è sempre più basso all’orizzonte. Il terreno è umido e friabile, pronto per essere accudito da chi lo custodisce, ed è tempo di dare forma ai nostri progetti per una primavera luminosa.

E’ tempo di bulbose, andranno messe nel terreno non gelato, i tulipani per ultimi. Non dimentichiamoci di preparare qualche vaso che potremo spostare per decorare l’ingresso di casa o i davanzali nel momento della fioritura.

Le bordure e le aiuole sono pronte ad accogliere le nuove piante, quando il terreno non è gelato. Dopo averle pulite dalle infestanti e da chi ci ha salutato, potremo mettere a dimora le perenni, regalando loro i mesi necessari ad espandere le radici e guadagnando un anno sul loro sviluppo.

Lasciamo le foglie secche in terra, a nutrire chi le ha perse, e se non possiamo o vogliamo, rastrelliamole e trasformiamole in compost o pacciamatura. A lungo e a torto considerate uno scarto, rivalutiamole come oro prezioso che riceviamo in dono per la fertilità del suolo, la vera chiave di orti e giardini prosperosi.

Se abbiamo compost maturo, distribuiamolo nelle aiuole, proteggerà e nutrirà come una coperta.

Aspettiamo a tagliare il secco, le erbacee perenni e le graminacee producono molti semi che sfameranno la piccola fauna nelle prossime settimane. Se non desideriamo l’autodisseminazione delle specie più esuberanti, possiamo recidere i capolini secchi carichi di semi e lasciarli nelle mangiatoie per gli uccellini.

Nel giardino e balcone naturale ricordiamoci dei più vulnerabili al gelo dell’inverno. Riempiamo mangiatoie e abbeveratoi con cibo sempre adeguato e ben conservato, piantiamo arbusti che forniscano bacche e riparo, lasciamo le graminacee come rifugio per insetti. Osserviamo il giardino come un habitat accogliente e premuroso. Ricordiamoci che in Natura non esistono gli scarti, e che un semplice ramo secco caduto da un albero può essere casa per tanti animaletti utili. Guardiamo ogni cosa percependola come collegata a tutto il resto nel grande ciclo della vita e della trasformazione.

Viviamo il buio che avanza come occasione per riflettere su come portare la nostra luce interiore nel mondo e lasciare in eredità bellezza e gentilezza.

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