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La raccolta dell’Issopo officinale

Issopo officinale

In questi giorni così caldi, dove il termometro raggiunge i 40 gradi, ci sono poche cose che si possono fare in giardino. Una di queste è raccogliere l’abbondanza che Madre Natura ci offre, nonostante tutto, e oggi tocca all’Issopo.

Se c’è una pianta che quest’anno mi ha stupita con la sua ricchezza e generosità, questa è l’issopo. Non l’avevo coltivata prima, e non sapevo bene cosa aspettarmi. In pochi mesi il seme è diventato rapidamente un cespuglietto ricco di fiori blu e di api ronzanti. Sfiorandolo, quando gli passo accanto, ne respiro gli olii essenziali che si sprigionano nell’aria e mi fanno fermare un attimo.

Stamattina ho raccolto i suoi rametti fioriti, per permettere alle piante in vivaio di infoltirsi, ma questi “scarti” non potevo proprio compostarli, li ho messi ad essiccare per utilizzarli durante l’inverno.

In cucina

L’issopo è una pianta mediterranea, e viene utilizzato da secoli in cucina, si ritrova in tante ricette di liquori, la più famosa forse è quella del Bénédictine. Si tratta di un liquore prodotto in Normandia, inventato nel 1510 da un monaco alchimista ed erborista veneto, che distillava le erbe del luogo, ed inventò questa bevanda digestiva, divenuta poi famosissima e tuttora prodotta, anche se la ricetta è segreta, e pare ne esistano solo 3 copie scritte in 3 diversi luoghi del Pianeta. Che storia affascinante, vero? Ma non è l’unica!

C’è un altro elisir che annovera tra le sue erbe l’issopo, ed è La Chartreuse, un liquore con 130 erbe prodotto dai monaci certosini dal 1605 a Parigi, nella certosa di Voiron. Anche in questo caso la ricetta è segretissima. Le erbe vengono macerate in alcool, distillate e affinate in botti di rovere.

Possiamo usare anche noi questa pianta per preparare i nostri liquori, se non siamo attrezzati per la distillazione possiamo lasciarla macerare nell’alcool da sola o con altre erbe, cercando la nostra ricetta perfetta. Oltre ai liquori, possiamo utilizzare foglie e fiori dell’issopo nelle pietanze, come avviene si dal Medio Evo. In particolare, possiamo usare le foglie nelle zuppe, nelle verdure arrosto, nella pasta o ovunque siamo abituati a mettere rosmarino, salvia e le erbe più comuni della nostra cucina.

Usi officinali

L’issopo è anche una pianta officinale, se ne usa l’olio essenziale, ma anche le foglie per le tisane. Le sue proprietà sono espettoranti e balsamiche, quindi viene impiegato per curare la tosse , ma ha anche proprietà diuretiche e antisettiche. Viene usato per la cura delle infiammazioni della gola e delle vie urinarie. Una pianta utilissima da avere in giardino.

Pianta sacra

Il nome dell’Issopo deriva dall’ebraico e significa letteralmente “pianta sacra”. Infatti si trovano menzioni di questa pianta sia nel Nuovo che nell’Antico Testamento, quando il Re Salomone lo utilizzava per le fumigazioni per prevenire la lebbra e purificare l’aria. Proprio come allora, possiamo utilizzarne i rametti legati assieme per confezionare degli smudge stick da utilizzare per le fumigazioni degli ambienti domestici, un rituale che oggi sta tornando tra le nostre abitudini.

Dopo tutte queste informazioni, credo che ora sia indispensabile piantare almeno un issopo in giardino! Lo trovi QUI assieme alle altre erbe officinali che coltiviamo al Vivaio Terraluna, senza uso di pesticidi e con tanto amore! Buona coltivazione!

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