
A giugno in quasi tutta Italia i giochi sono fatti, ciò che andava messo a dimora ora si confronta con le temperature in aumento, col solleone e con le piogge sempre meno frequenti e talvolta violente. Vediamo quali lavori possono supportare il nostro giardino a giugno, mese di passaggio tra primavera ed estate.
I lavori di giugno in giardino
Le piogge scarseggiano, l’erba sembra arrestare un pochino la sua corsa folle verso il cielo, ci possiamo dedicare alle erbacee perenni e annuali che abbiamo piantato.
Ce ne sono tante che cresceranno molto in altezza nel corso di una sola stagione, aiutiamole con i tutori. Non solo bambù, ma anche le potature dei rami in inverno possono essere riutilizzate per sostenere ad esempio dalie, papaveri, verbaschi. Molte specie alte col vento dei temporali estivi rischiano di piegarsi. L’economia circolare del giardino è la base della sostenibilità delle nostre azioni, in Natura non esistono scarti.
Se non l’abbiamo fatto, possiamo ancora praticare il Chelsea Chop a specie che potrebbero diventare troppo esuberanti per rimanere in piedi fino all’autunno, ad esempio Aster, Crisantemi da giardino, Sedum,…
Se abbiamo piantato le annuali rifiorenti, come piselli odorosi, zinnie e cosmos, dobbiamo ricordarci di continuare a rimuovere i fiori appassiti, per stimolare la rifiorenza. Lo stesso vale per le rose rifiorenti, che stimoleremo fino all’autunno, per poi lasciarle produrre le bellissime bacche o cinorrodi.
E’ il momento di fare una nuova concimazione a tutte le piante, soprattutto quelle in vaso, ma questa operazione non è necessaria nelle bordure in cui abbiamo lavorato per anni sulla fertilità del suolo e abbiamo piante ben stabilite.
I Papaveri orientali, che sono perenni, hanno terminato la loro fioritura, e stanno andando in quiescenza. possiamo tagliare il secco e ricordarci dove sono con un bastoncino segnapianta: rispunteranno col fresco.
Diserbo, annaffiature e raccolta
Se sono nate nuove spontanee nelle bordure, possiamo continuare a diserbare manualmente, cercando di estrarre anche le radici. Possiamo lasciarle seccare al sole e utilizzarle come pacciamatura, se non hanno semi. Controlliamo le annaffiature, che saranno sempre più frequenti nei vasi, e necessarie nei giovani impianti in caso di siccità. Lasciamo acqua disponibile anche per la piccola fauna.
E’ anche il momento di godersi il lavoro, e ripararsi dal caldo, sia che si pratichi un giardinaggio amatoriale, sia che si tratti del proprio lavoro. Il sole nelle ore centrali non fa bene a nessuno, ricordiamo di volerci bene e di volerne chi collabora con noi. Prima che lavoratori, siamo persone.
Nelle prime ore del mattino, dopo che la rugiada è evaporata, possiamo raccogliere le erbe e i fiori per preparare le nostre autoproduzioni: calendula, camomilla, lavanda,…è un periodo di abbondanza. Compiamo questa operazione con gratitudine e rispetto per le piante e per la Terra.
Godiamoci il riposo e il fresco dell’ombra degli alberi, i nostri migliori amici in estate e non solo.
Scegli le tue piante coltivate senza pesticidi e senza diserbanti.