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Il foraging, ovvero andar per erbe spontanee

erbe spontanee

Raccogliere le erbe spontanee è una pratica antichissima, che ci ha garantito la sopravvivenza per tanto tempo, ed è bellissimo che oggi si stia ricominciando ad avvicinarsi alla natura in questo modo, ma ci sono alcune regole che possono davvero fare la differenza tra una bella esperienza e un brutto episodio per noi o per l’ecosistema.

Come si raccolgono le erbe in sicurezza?

  • Essere assolutamente certi di cosa si sta raccogliendo. Le piante possono essere molto simili tra loro, non vorremmo mai raccogliere una pianta ad alta tossicità, scambiandola per l’ingrediente perfetto per la zuppa (es.: cicuta e carota selvatica). Purtroppo ogni anno tante persone si intossicano o, peggio, ci lasciano le penne. Per imparare a conoscere le piante il modo migliore è apprendere sul campo, accompagnati da esperti di comprovata formazione e esperienza. Durante le passeggiate si può osservare ogni parte della pianta, vedere dove cresce, annusare l’odore, toccare le foglie, tutti elementi che contribuiscono alla corretta identificazione. Non si impara ad andar per erbe su instagram!
  • Quando abbiamo identificato correttamente una pianta che ci interessa raccogliere, è il momento di studiarla. Oline si trovano siti autorevoli in cui approfondire le proprietà delle erbe, e capire se possono avere controindicazioni rispetto a eventuali patologie di cui soffriamo (es: il tarassaco è controindicato a chi ha problemi al fegato), se ci possono essere interazioni con farmaci che assumiamo, quali sono le dosi non pericolose di assunzione (es: la borragine va assunta in piccole quantità, conoscete il saggio detto “è la dose che fa il veleno”?) e quali parti si utilizzano (alcune piante hanno parti edibili e altre tossiche, per esempio la robinia). Se non si trovano informazioni è bene rivolgersi a un medico o a un erborista.
  • Conoscere le piante protette della nostra regione. Online si trovano gli elenchi ed è bene consultarli preventivamente o ogni volta che sorge un dubbio. Le piante protette sono a rischio estinzione, e non vorremmo mai trasformare la nostra passeggiata di riconnessione alla Natura in un danno all’ecosistema, e prenderci pure la multa. Nel dubbio, prima informarsi e poi raccogliere.
  • Raccogliere solo quello che ci serve. La Natura non è il nostro supermercato personale, ma serve a tutto l’ecosistema. Se troviamo un unico esemplare, lo lasciamo alla Natura. Se ce ne sono tanti, raccogliamo non più del 10%.
  • Raccogliamo solo in luoghi non inquinati. Questa regola non ha bisogno di tante spiegazioni!

I siti sulle erbe spontanee

Esistono alcuni siti che sono dei veri e propri database, delle miniere di informazioni sulle piante. i miei preferiti sono questi:

Acta plantarum

Plants for a future

Wikipedia

Coltivare le erbe spontanee

Esiste un modo per essere certi di cosa stiamo mangiando e della provenienza: coltivare le erbe spontanee nel proprio giardino. Piante incredibilmente resistenti, non hanno nulla da invidiare alle parenti prodotte dagli ibridatori, e possono essere una presenza di grande effetto nel nostro giardino. Nel nostro shop abbiamo diverse piante spontanee che possono interessarti, clicca qui.

Buona raccolta!

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