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La cura delle dalie in inverno

Terminata la bella stagione è il momento di prendersi cura delle dalie, che sono tuberi originari di Messico e Guatemala, e quindi temono il freddo dell’inverno, ma anche l’umidità e alcuni animaletti.

In molte zone d’Italia l’inverno non è così rigido da metterle a repentaglio, e in questo caso possono essere lasciate nel terreno. Dopo le prime gelate (se ci sono) si provvederà a tagliare i fusti, e si ricoprirà il terreno con uno strato protettivo di foglie.

Se invece si abita in zone più fredde, o si teme l’incursione di orde di lumache, è bene rimuovere le dalie dal terreno. Secondo la prassi bisognerebbe aspettare le prime gelate, ma l’operazione può essere compiuta anche prima.

Si tagliano i fusti a circa 10 cm da terra, e con una forca, facendo attenzione a non danneggiare i tuberi, si sollevano dal terreno. Si puliscono preferibilmente senza lavarle, ma semplicemente eliminando la terra rimasta attaccata, e si ripongono in un contenitore non a chiusura ermetica. Io aggiungo anche della segatura o altro materiale secco che aiuti ad assorbire l’umidità, per prevenire i marciumi.

I tuberi così conservati vanno riposti in un ambiente freddo, ma al riparo dal gelo, e anche dai topi, che in inverno potrebbero approfittarne per banchettare col nostro tesoro. Le nostre dalie rimarranno a riposo fino almeno a marzo, quando inizieremo a “rianimarle” in previsione della bella stagione.

Se le dalie sono state coltivate in vaso, si può mettere a riparo il vaso, lontano dalla troppa umidità delle piogge, oppure procedere allo stesso modo, rimuovendo i tuberi e conservandoli per l’anno successivo.

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